FANO – Che cos’è e quanto conta l’economia dei festival? Negli ultimi dieci anni i festival culturali hanno registrato una consistente crescita in Italia (seppure in ritardo rispetto agli altri Paesi europei), tanto che se ne contano ogni anno circa 1200. Indubbiamente il successo dei festival è dovuto a particolari caratteristiche che rendono questo tipo di eventi appetibili ad un grande pubblico, il quale ha sempre meno tempo di coltivare individualmente la propria dimensione intellettuale.
Il Festival di approfondimento culturale è un evento che coniuga sociabilità, svago e cultura e che permette, inoltre, ad un pubblico sempre più assuefatto ad interazioni di tipo digitale, di entrare in contatto con autori e personaggi di spicco del panorama culturale in carne ed ossa. Il successo dei festival culturali rispecchia perfettamente una certa tendenza della popolazione (italiana, ma non solo) a prediligere attività culturali piuttosto che la frequentazione di beni del patrimonio culturale.
Economia, Festival e Turismo
Considerando il successo dei Festival culturali ed il loro proliferare, pertanto, non si può evitare di quantificarne il più possibile l’impatto che questi hanno sul territorio e non solo. L’effetto più ovvio e che viene in mente più facilmente è indubbiamente legato a l’attività di promozione dell’editoria ed al rilancio di essa attraverso i Festival.
In realtà, stando ad un rapporto realizzato da Ciset, Confcommercio ed Agis nel 2017, le ricadute positive dei Festival culturali riguardano in gran parte la filiera turistica. Un Festival che sia capace di attrarre visitatori non solo locali che decidano, magari, di trascorrere qualche giorno sul territorio costituisce, indubbiamente, una fonte di introiti per le strutture ricettive e per la ristorazione.
Inoltre, questo tipo di eventi può rappresentare un’importante occasione di promozione territoriale favorendo, per esempio, nuove tipologie di turismo che vadano ad affiancarsi a quelle tradizionali del territorio. Lavorando, così, anche sulla percezione che si ha di un luogo, si può scegliere di eliminare alcuni aspetti caratterizzanti negativi ed amplificarne altri, con importanti ricadute comunicazionali anche sulle comunità autoctone.
Un evento culturale che sia in grado di dare visibilità al territorio può, indubbiamente, avere un effetto sulla crescita di flussi turistici che non siano circoscritti al momento del Festival ma che durino nel tempo.
Il Capitale Umano
Ma i Festival di approfondimento culturale sono in grado di favorire settori economici che vadano al di là di quello turistico: un Festival che abbia una portata rilevante può porre un freno al fenomeno della migrazione intellettuale (soprattutto per quanto riguarda i piccoli centri maggiormente coinvolti da tale fenomeno), favorendo e valorizzando il capitale umano locale.
Il coinvolgimento della comunità locale, soprattutto per quanto riguarda medi e piccoli eventi che facciano leva su caratteristiche specifiche del territorio, è rilevante non solo per la componente intellettuale di tale comunità ma anche per coloro che sono attivi nell’arte e nell’artigianato locale, nell’enogastronomia ed in molti altri settori.
Inoltre, in un’indagine condotta dall’economista Guido Guerzoni per la sua collana Effettofestival sull’impatto economico dei festival culturali, si considera anche, oltre agli impatti diretti ed indiretti, un impatto indotto, di non uso, ovvero il ritorno, anche economico, che si può ottenere dalla valorizzazione di aspetti pedagogici ed identitari.
Investimenti e ritorno per l’economia locale
Per quanto riguarda la categoria di impatto economico diretto è essenziale considerare come la redditività in tal senso non sia alta, anzi quasi sempre non è sufficiente a garantire l’esistenza stessa di un Festival; ciò è dimostrato dalla necessità di ricorrere a finanziamenti da parte di enti pubblici o soggetti terzi. Bisogna evidenziare, comunque, anche come questo tipo di investimenti costituiscano un vantaggio per l’economia locale: nel caso di eventi di media portata si tratta di investimenti prettamente destinati all’organizzazione, la promozione e comunicazione dell’evento su scala locale e regionale, ciò fa sì che la dispersione dei beni investiti sia circoscritta e limitata territorialmente favorendo, pertanto, il coinvolgimento del tessuto economico locale.
In definitiva le ricadute economiche positive di un Festival, come si evince dal Rapporto di Confcommercio citato precedentemente, si ripercuotono su imprese di settori economici localizzate nella destinazione, nel territorio limitrofo, nel caso di gradi eventi, in un’area ancora più ampia.