A far iniziare al meglio la IX edizione di Passaggi Festival per quanto riguarda la rassegna di saggistica “Libri in piazza” c’è Antonio Di Bella, intervistato dalla giornalista di ANSA Nicoletta Tamberlich, che presenta il suo ultimo libro redatto da Rai Libri, L’assedio. Washington, 06/01/2021. Cronaca del giorno che ha cambiato la storia.
Un colpo di Stato bloccato
Questa è una cronaca perché Antonio Di Bella ha visto da vicino il tentativo già elaborato da Trump di invadere e assaltare il Congresso americano a Capital Hill allo scopo di impedire l’elezione del nuovo presidente Biden. Questo fatto avrebbe potuto davvero concludersi in diversi modi. Ma proprio nel momento in cui i sostenitori fedelissimi di Trump hanno cercato di aiutare i repubblicani in Parlamento, provando a uccidere il capo del Parlamento stesso, i repubblicani stessi si danno alla fuga, per poi tornare nella notte e far salire al trono Biden. Inoltre i repubblicani hanno votato contro la possibile apertura di una nuova inchiesta. Nel caso in cui il tentativo fosse andato in porto, la democrazia avrebbe subito un colpo durissimo, dal momento che è la base degli Stati Uniti.
Trump è veramente sconfitto?
Nonostante le elezioni abbiano dichiarato chiaramente che Trump ha perso il confronto con Biden, l’ex presidente non si dà assolutamente per vinto. Infatti tutti i paesi che sostengono i repubblicani continuano a considerare e ad appellare Biden con l’aggettivo di comunista, di spia dei Cinesi e di truffatore, e non smettono mai di ritenere che sia stata la Cina ad insediarlo negli Stati Uniti. Non mancano indagini, inchieste, insulti, slogan razzisti, manifestazioni ritenute legali da parte di rappresentanti di estrema destra con persone travestite secondo loro, ma in realtà non c’è nulla di travestito secondo le fonti che hanno visto da più vicino questi fatti. Troppo spesso si nega l’evidenza e si dà troppa poca importanza a quanto riferito da chi, come Antonio di Bella, è potuto andare a vedere con i propri occhi quanto successo. Infatti il giornalista Di Bella, ovviamente non in un fronte con i posti di blocco, dal momento che i giornalisti di radio e tv sono odiati dai politici statunitensi, ma in un fronte libero ha avuto la possibilità di comunicare tramite dirette televisive i fatti accaduti, prima di smontare le telecamere e abbandonare il luogo. Il problema che ha colpito maggiormente Trump è dato dalla sua volontà di non ammettere mai gli sbagli e gli errori commessi, soprattutto in vista della pandemia, al punto da peggiorare sempre le condizioni degli Stati Uniti.
L’America è veramente cambiata dall’arrivo di Joe Biden?
Per quanto riguarda l’economia, sicuramente si sono visti progressi da parte degli Stati Uniti: l’economia migliora e la disoccupazione diminuisce, anche se rimane il pericolo di una possibile inflazione. Tuttavia la situazione legata alla pandemia resta simile al periodo di Trump: i vaccinati all’incirca costituiscono l’80% della popolazione, ma d’altra parte si sottolinea la continua mancanza dell’utilizzo delle mascherine, seppure in modo ridotto. La politica estera è in continuo miglioramento dall’arrivo di Biden. I rapporti con l’Italia e con il nuovo presidente del Consiglio Draghi sono positivi, e così, approfittando del declino di Francia e Germania, si rafforza l’Asse Roma-Londra-Washington, e l’Italia acquisisce una dimensione internazionale. I rapporti con la Russia e con Vladimir Putin, in seguito a una prima fase di disprezzo totale, vedono aprirsi nuovi dialoghi dai quali ne escono vincitrici entrambe le potenze. Anche la questione legata al Medio Oriente e a Israele vede un cambiamento importante per gli Stati Uniti: l’esercito statunitense non interviene più attivamente, ma il patto d’Abramo e la coalizione con l’Egitto hanno permesso di non confermare al vertice di Israele il capo del governo Netanyahu, strettamente legato a Trump, e di formare un nuovo governo con tante forze politiche, Arabi compresi. La situazione più complessa è quella legata ai migranti, i quali non vengono fatti tutti entrare in patria, ma lasciati al confine, per dare loro maggiori possibilità di salvezza. In conclusione l’America di sicuro è cambiata dall’arrivo di Joe Biden e dal tentativo andato in fumo di far crollare la democrazia da parte di Donald Trump e ci sono buone basi per costruire un futuro di grande movimento e dalle tante occasioni.