Brunello Cucinelli, ospite di Passaggi di Natale 2018 (domani pomeriggio, mercoledì 12 dicembre, alle 18, nel Teatro della Fortuna di Fano) nasce il 3 settembre 1953 a Castel Rigone, in Umbria. Cresce in campagna, in una famiglia di contadini che gli insegnerà il valore del lavoro affiancato all’umanità. Dice che non dimenticherà mai le parole del padre, contadino e poi operaio in fabbrica: “Sii una persona per bene.” È, infatti, in questo ambiente che la sua idea di “capitalismo umanistico” inizia a svilupparsi.
L’impresa nel borgo Solomeo
Dopo aver conseguito un diploma da geometra, Brunello Cucinelli si iscrive alla facoltà di Ingegneria, ma l’abbandona. Nel 1978 crea una piccola società specializzata nella produzione di maglieria in cashmere e si distingue per la tintura del prezioso filato. Nel 1982, dopo il matrimonio con Federica Benda, originaria del borgo medioevale Solomeo, in provincia di Perugia, nasce l’idea di portare anche l’azienda, oltre che la sua famiglia, all’interno del borgo. Idea che era sicuramente controcorrente in quegli anni, nei quali le persone si allontanavano sempre più dalle campagne e, inevitabilmente, anche dagli antichi valori che esse trasmettevano.
Il castello diventa impresa villaggio con il Foro delle Arti
Tuttavia l’imprenditore procede per la sua strada. Non costruisce l’ennesimo capannone industriale, e investe, invece, nel castello in rovina del borgo per “trasformarlo in una moderna ‘impresa villaggio'”. Nel 1985 realizza questo progetto, trasferendo la sede della Brunello Cucinelli Spa nel castello del borgo. Nel 2000, dovendo adeguare le strutture lavorative alla forte domanda del mercato, acquista e riadatta delle fabbriche a valle del piccolo borgo di Solomeo. Nel settembre del 2008 inaugura il Teatro Cucinelli, di ispirazione classica. Ad esso sono annessi un anfiteatro, un ginnasio e un ninfeo, che riuniti danno luogo al cosiddetto ‘Foro delle Arti’. All’interno del Foro vi è l’Accademia Neoumanistica che è composta da quattro classi (arte, religione, impresa e scienza) e ospita una selezione di testi che vanno a comporre quella che è denominata la ‘Biblioteca Neoumanistica’.