L’educazione di un fascista_Paolo Berizzi_Feltrinelli

“Novantaquattro anni dopo la nascita dell’Opera nazionale balilla (Onb), i partiti e i movimenti neofascisti stanno allevando una nuova generazione di camerati. In Italia, nel paese che fu culla del fascismo di Benito Mussolini.”

I giovani fascisti, con le loro divise e i loro simboli, non appartengono più soltanto al passato e ai libri di storia. Il culto dell’autoritarismo, della violenza e della morte, l’ossessione razzista e xenofoba, la disciplina militaresca sono i “valori” con cui vengono cresciuti e formati oggi i giovani.

Il giornalista Paolo Berizzi da anni indaga sulla rinascita delle organizzazioni di estrema destra in Italia e con il suo ultimo saggio L’educazione di un fascista, edito Feltrinelli, richiama l’attenzione dei lettori su questo fenomeno tanto diffuso quanto sottovalutato.

L’educazione dei vecchi e dei nuovi fascisti

Con la sua coraggiosa e allarmante inchiesta, Berizzi ci porta nelle palestre in cui con gli sport da combattimento si allevano picchiatori e militanti, nelle colonie estive che insegnano l’ordine e l’obbedienza ai bambini e nei raduni neofascisti in cui vengono indottrinati giovani soldati politici per presidiare le curve degli stadi, le scuole, le associazioni e le piazze.

Partendo dai figli della lupa, dai balilla e dagli avanguardisti, le tre sottoistituzioni dell’Onb creata da Mussolini per “assistere ed educare fisicamente e moralmente la gioventù”, Paolo Berizzi smaschera e denuncia l’utilizzo di metodologia simile in movimenti come Forza Nuova e Casa Pound che manipolano la mentalità e il modo di agire dei giovani più deboli.  

La memoria dimenticata

Una parte della nuova generazione sembra ignorare completamente la storia del nostro Paese e dell’Europa. Acciecati dalla possibilità di mostrarsi forti e invincibili, offerta dalle organizzazioni analizzate nel saggio di Berizzi, alcuni giovani sottovalutano o non considerano i drammatici precedenti che, nell’affermarsi dell’ideologia fascista, hanno portato al genocidio degli ebrei e al prezzo che l’intera comunità ha pagato in termini personali e collettivi.

La diffusione della nuova ideologia di estrema destra si innesta e fiorisce, a meno di cento anni dall’avvento del fascismo, su un’assenza totale di memoria. Deve allarmare e indignare il fatto che dal 2004 ad oggi il numero di italiani che ritengono che la Shoah non sia mai avvenuta sia aumentato dal 2,7% al 15,6%, come mostra il Rapporto Italia 2020 dell’Eurispes. E devono spaventare ancora di più i gesti di razzismo e antisemitismo sempre più frequenti. 

Paolo Berizzi: giornalismo d’inchiesta e saggi

Paolo Berizzi lavora dal 2000 con il quotidiano La Repubblica, dove firma la rubrica “Pietre”.  Da anni indaga sulla rinascita delle organizzazioni di estrema destra nel nostro paese. Le sue inchieste gli hanno procurato minacce e atti intimidatori da parte di gruppi nazifascisti e per questo vive sotto scorta da febbraio 2019.

L’autore ha già affrontato Il fenomeno del neofascismo italiano nei saggi Bande Nere (2009) e e NazItalia. Viaggio in un paese che si è riscoperto fascista (2018).

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Titolo: L’educazione di un fascista
Autore: Paolo Berizzi
Editore: Feltrinelli
Pagine: 240


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