Nata a Barcellona, dove sin da bambina si avvicina al mondo della scrittura del giornalismo, Ángeles Doñate di occupa, oltre che di scrittura, anche di comunicazione sociale. Il suo ultimo libro “La scuola sui binari”, edito da Feltrinelli va proprio in questa direzione.
La storia che viene raccontata prende infatti spunto da una situazione reale che l’autrice ha visto con i suoi occhi lavorando in una scuola di Mexicali, al confine tra Messico e Stati Uniti.
Il protagonista di queste vicende si chiama Ikal, ha undici anni e studia in una delle tante scuole vagone istituite dal governo messicano per tutte quelle famiglie che sono costrette, per motivi di lavoro, a spostarsi continuamente di giorno in giorno, per lo più operai che montano binari o lavoratori stagionali dei campi.
Su uno dei vagoni di questo treno, che non si sposterà mai più, c’è una scritta: “Escuela Artìculo 123”. Al suo interno ci sono banchi e lavagne. Ed è proprio tra questi banchi che Ikal sogna di diventare, un giorno, un insegnante. Tra una giornata di scuola e l’altra si ritrova a giocare con il suo amico Chico e con il suo cane Quetzal..
Il vecchio maestro della scuola, Don Ernesto, sta per andare in pensione ed alcuni politici vogliono cogliere l’occasione per smantellare un sistema educativo che reputano ormai obsoleto. A dover fare il sopralluogo per prendere la decisione finale è l’ispettore capo Hugo Valenzuela che, in questo viaggio nel tempo, riscoprirà dei valori che pensava fossero andati perduti.
Titolo: La scuola sui binari
Autore: Ángeles Doñate
Editore: Giangiacomo Feltrinelli
Pagine: 208
Prezzo di copertina: 16,00 euro
Pubblicazione: 14 maggio 2020 in libreria
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