Per il secondo incontro della rassegna Europa/Mediterraneo, Passaggi ad Est, tenutosi venerdì 28 giugno, lo scrittore Andrej Nikolaidis del Montenegro ha conversato con Lorenzo Pavolini, autore e conduttore Rai Radio 3. L’occasione era la presentazione del libro “L’arrivo”.
La trilogia di Andrej Nikolaidis
Il libro presentato ieri a Fano, “L’arrivo”, costituisce la seconda opera di una trilogia, iniziata con “Il nome del figlio”, con cui ha vinto nel 2011 l’European Union Prize for Literature, e che terminerà con “Nome”, non ancora tradotto in italiano.
I tre libri sono ambientati a Dulcigno, città montenegrina sulla costa adriatica, invasa da turisti. Raccontano la storia di una famiglia disfunzionale nella quale è presente un’atmosfera apocalittica.
Durante la stesura del primo libro, l’autore ha scritto anche un saggio “Referenze a Giorgio Agamben” che è in realtà una lunga nota a margine del romanzo.
Dalla filosofia all’ironia
I narratori dei libri di Andrej Nikolaidis sono tutti uomini misantropi, ma in realtà la loro misantropia è un’arma di difesa: vivono un conflitto interiore che riflettono nel mondo che decidono di odiare. I libri diventano quindi dei romanzi esistenzialisti. L’autore presenta in mezzo alle vicende dei suoi personaggi, molto forti e in grado di trascinare il lettore in storie emozionanti, anche idee e concetti filosofici.
Nei romanzi di Nikolaidis non mancano certamente l’ironia e il sarcasmo. Secondo l’autore una pagina è persa se non ha fatto sorridere almeno una volta il lettore. Cerca pertanto di creare diversi gradi e livelli di ironia per rendere i suoi libri piacevoli e non trasformali in una lettura “sprecata”. L’eccesso dell’aspetto ironico nasconde però elementi importanti che spetta a noi scoprire leggendo i suoi romanzi.
“L’arrivo”
In “L’arrivo” il protagonista è un detective, su modello degli investigatori delle storie americane, trapiantato in una piccola città sull’Adriatico. Il suo scopo nel lavoro non è quello di scoprire la verità: egli cerca di comprende ciò che il cliente vorrebbe sentirsi dire e alla fine delle indagini gli racconta proprio quello che il committente si aspetta.
Andrej Nikolaidis ha concluso il suo incontro ringraziando il pubblico e Passaggi Festival per avergli offerto l’opportunità di presentare i suoi libri in un luogo suggestivo e meraviglioso come la chiesa di San Francesco.