Mercoledì 23 giugno a Passaggi Festival è ospite in Piazza XX Settembre, per la rassegna di saggistica Libri in Piazza, Mario Giordano, autore di “Tromboni. Tutte le bugie di chi ha sempre la verità in tasca”, edito da Rizzoli. Ad accompagnare l’autore nella presentazione del libro c’è Paolo Petrecca, direttore di Rai News 24
La “dittatura” della democrazia e la scienza vista come un “dogma”
Non è facile uscire dalla dittatura della democrazia dello Stato italiano. L’unica possibilità di riuscirci consiste nel pensare con la propria testa. Ma adesso in Italia ci vengono tolte anche l’arte del dubbio e la possibilità di interpretare in modi diversi i fatti. Purtroppo la democrazia rimuove pure le testimonianze avverse alla maggioranza. Lo sbaglio più grave e frequente consiste nel trasformare la scienza in un dogma, quando sappiamo invece che ha a che fare con un numero assai elevato di incertezze; inoltre si utilizza spesso la scienza anche per mascherare ciò che non è di alcuna importanza in ambito scientifico. Gli errori, invece, tendono a diventare verità assolute nella politica italiana. Ormai si sta seguendo la strada della disumanizzazione, giudicando troppo gli esponenti delle opinioni di minoranza e fornendo sentenze che non possiedono una base certa.
Una politica fondata su incertezze, un’unica sola corrente di pensiero e notizie filtrate
Sorgono enormi preoccupazioni, soprattutto nei momenti di emergenza, come la pandemia o la guerra. L’Organizzazione Mondiale della Sanità e le grandi autorità europee della guerra mostrano continui cambi di posizione che generano solo incertezze e, oltretutto, non si accettano opposizioni ai dogmi e alle verità imposte dall’alto. In più nessuno riporta mai le notizie tali e quali, ma esse risultano filtrate e maneggiate. Riguardo le questioni economiche, della guerra e della pandemia, la verità non si trova in tasca a nessuno. Infatti ne sono un esempio le continue prese in giro, in ambito economico, delle Quattro Società di Revisione del Bilancio, che si spartiscono il 95% del mercato italiano; queste dovrebbero controllare il bilancio delle aziende ed evitare gli sfracelli, i quali, però, sono divenuti persistenti.
Il governo si rivela un mistero
Anche i ministri si rivelano dei costanti misteri, come il loro operato. Enrico Giovannini, nel momento in cui doveva ridurre i costi della politica, non è riuscito, malgrado l’impegno, a concludere il lavoro, dopo aver presentato una lunga e incomprensibile formula. Nessuno ha mai pensato di compiere interventi sulle autostrade finalizzati a un miglioramento della loro sicurezza perché i politici, una volta guadagnati i crediti, non li investono da nessuna parte. Il nuovo amministratore delegato Domenico Arcuri non ha speso il denaro fornito dallo Stato e dalle grandi aziende per migliorare le fabbriche e la vita degli operai, come aveva dichiarato in precedenza, ma quei soldi sono finiti nelle tasche di chiunque. Il governo dei migliori, anziché garantire a tutti il diritto di lavoro, pensa ad aumentare le tasse in capo ai cittadini. Non bisogna fidarsi di chi dice che i ministri lavorano bene e attuano scelte corrette. I problemi alla base di questa politica sono l’incoerenza e l’uso del “politicamente corretto”, imposto dall’alto. Per restituire ai cittadini i cambiamenti richiesti espressamente, è necessario che al comando ci sia un vero governo, con veri ministri che vengano incontro alle richieste del popolo e aiutino le città.
Le parole: lo strumento per effettuare scelte corrette e smascherare le notizie false
Anche riguardo la questione dello scontro tra Russia e Ucraina ci sono state alcune scelte clamorosamente sbagliate. L’Europa unita non ha mai cercato una relazione diplomatica con la Russia, ma ha pensato solo a inviare le armi da Versailles ai combattenti ucraini. L’unico tentativo di pace è stato fatto dal presidente della Turchia Erdogan. Adesso ci sono due strade percorribili: o si arriva a trattare la pace con Putin o si apre una nuova lunga guerra per eliminare Putin e conquistare Mosca e la Russia. Invece, l’Europa tende solo a fare gli interessi degli Stati Uniti, che dalla guerra traggono guadagno.
All’opposto del vero giornalismo si trovano le fake news, notizie false la cui divulgazione è estremamente pericolosa. È per questo assai importante il ruolo delle commissioni che smascherano le fake news, soprattutto quelle di Stato. Mario Giordano ha concluso l’incontro affermando che “il silenzio non cambia nulla, è solo parlando che si può sperare di poter cambiare qualcosa, battendosi tutti i giorni con la propria testa”.