Iva Zanicchi è una cantante, conduttrice televisiva, attrice ed ex politica italiana. Ha vinto tre Festival di Sanremo, è stata europarlamentare dal 2008 al 2014 e si è esibita in concerto al Madison Square Garden di New York oltre ad aver fatto vari concerti in tour tra Argentina, Unione Sovietica, Spagna e Giappone. Ha infine scritto diversi libri, l’ultimo dei quali, presentato a Passaggi Festival in occasione della rassegna “Extra Passaggi”, “Un altro giorno verrà” (Rizzoli).
L’amore fraterno come pietra miliare dei “buoni sentimenti”
Quando Iva Zanicchi sale sul palco di Passaggi Festival il pubblico l’applaude incessante. Annarita Briganti, scrittrice e giornalista per La Repubblica, conversa amabilmente con Iva portando al centro della discussione il suo ultimo libro “Un altro giorno verrà”. Per la Zanicchi questo romanzo è stato “il libro del Covid”, ha infatti cominciato a pensare alla trama mentre era sul letto d’ospedale, quando ha avuto paura di non farcela. Sono stati i buoni sentimenti, l’amore soprattutto, a portarla a scrivere questo libro. Una concezione di amore che Iva definisce “passata di moda”. L’amore è, per l’autrice, l’unico sentimento che potrebbe salvare il mondo, è infatti giusto parlare delle mostruosità che caratterizzano, tristemente, la quotidianità, tuttavia, è male parlare solo di queste, bisogna pensare che nel mondo c’è anche l’amore, al quale purtroppo non si dà abbastanza spazio. Questo particolare modo di concepire l’amore Iva l’ha maturato nel corso della sua vita, in particolare verso il fratello Antonio. L’amore di una sorella maggiore verso un fratellino più piccolo il quale, sebbene si cresca e si diventi adulti, rimane sempre tale. Il dolore che si prova quando quest’amore non si può più esprimere come prima. Il libro è dedicato proprio ad Antonio, nella speranza che i buoni sentimenti possano sempre prevalere su tutto il resto.
La storia della famiglia Vezzoli
Annarita Briganti definisce il romanzo come incentrato “più sulle relazioni private che sul contesto storico”. Infatti, ciò che viene narrato è la storia e le tradizioni della famiglia Vezzoli, allevatori di pecore che praticano la transumanza nell’appennino tosco-emiliano nel primo Novecento, e del pater familias Attilio. Quindi il libro lascia spazio alla vita di Tognin, ultimo dei cinque figli di Attilio, e della sua gioia più grande, suo nipote Lorenzo, rimasto orfano in giovane età. Mentre scriveva, Iva si è rivista proprio in Lorenzo, personaggio che, come lei, è partito da un piccolo borgo senza strade in cerca della sua strada e, soprattutto, della felicità. Quando la Briganti chiede che cosa abbia spinto Lorenzo a lasciare il suo borgo, primo della famiglia Vezzoli ad allontanarsene, Iva risponde riferendosi a sé stessa: “è la volontà di farsi valere, di mostrare quanto si vale” e questo spirito d’intraprendenza Iva lo riconosce in tutti i “figli della guerra”. Quando si scrive, secondo l’autrice, si devono trasmettere emozioni esattamente come con la musica: si devono sentire in prima persona la tristezza, la rabbia e l’amore per poterle trasmettere al pubblico e per poter far sì, cosa ancora più importante, che il pubblico possa capire queste emozioni, che le possa elaborare ed immagazzinare.
Il vero amore nel rapporto tra Lorenzo e Annalisa
Il tema dell’amore, dell’affetto tra nonno e nipote, tra sorella e fratello, tra uomo e donna, avvolge tutto il romanzo. La storia d’amore che Iva decide di raccontare è la perfetta spiegazione di un concetto che dovrebbe trascendere le parole: Lorenzo e Annalisa sono fidanzati. Lei ha il grande sogno di diventare una sarta e poter aprire il suo negozio nel piccolo paese sperduto dove è nata, lui vuole frequentare l’università a Genova con i soldi che il nonno ha messo da parte per i suoi studi, per poter garantire a sé stesso ed ad Annalisa un futuro. Annalisa sa qual è la cosa giusta da fare. Col dolore di chi perde una persona cara, di chi vede sfumare il proprio futuro verso l’incertezza, di chi rinuncia ai propri sogni per lasciare che quelli altrui si realizzino, Annalisa spinge Lorenzo a partire, a cercare la sua strada e la sua felicità.
I prossimi impegni di Iva
Mentre parla, Iva guarda il pubblico, lo studia, racconta barzellette, intrattiene come solo una donna di spettacolo con la sua esperienza riuscirebbe a fare. Ad un certo punto duetta persino con uno spettatore cantando “Maremma amara”, brano che soleva interpretare col caro fratello Antonio. Come titolo del libro l’autrice avrebbe inizialmente proposto “Il volo del nibbio”, però scartato dalla Rizzoli a favore di quello attuale, proposto da sua figlia Michela. Iva Zanicchi conclude anticipando la sua partecipazione alla prossima edizione di “Ballando con le stelle”, mentre l’idea di un nuovo libro, suggerita dalla Briganti, rimane ancora in secondo piano.